Pane con la cipolla ramata di Montoro
Dire pane e cipolla ramata di Montoro significa impastare ricordando l’Irpinia. “Prima dire pane e cipolla significava essere poveri, poverissimi.” Così ha commentato Luciano Pignataro al mio racconto (entusiasta) sulla cipolla ramata di Montoro. Lui non sapeva, ma io sì, che avevo in serbo un secondo post, sempre su di lei, la diva di Montoro e che in quel post lei sarebbe finita proprio nel pane. I tempi cambiano. Eppure resiste quel legame col pane. Per poveri o per ricchi, per tutti i giorni o per le grandi occasioni, con ingredienti ricchi o poveri: il pane c’è. E oggi qui si parla di uno di quei pani che può far anche da companatico e col quale la cucina di recupero è sì possibile, ma di fatto irrealizzabile dato che i morsi si susseguiranno troppo freneticamente. Sapore ricco come l’ingrediente che si ritrova all’interno e che è subito svelato dal nome: pane con la cipolla ramata di Montoro. Colore dato dalle farine, meglio se biologiche ed integrali, ma un po’ anche della sua moderata cupezza gli …