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Scones inglesi: storia, ricetta e curiosità

scones inglesi

Scones inglesi per golosi, curiosi e persino romantici

Il viaggio alla scoperta degli scones inglesi comincia con un mare di domande capaci di esaurirsi solo al cospetto della ricetta presa in prestito da Nigella. Il primo più ovvio quesito è una solo:

Da dove vengono gli scones?

Scozia, ci sono pochi dubbi su questo.
Sebbene oramai c’è chi dedica attenzione alla differenza tra scones inglesi ed americani, in realtà dovremmo parlare di scones scozzesi. Fortemente legati agli scones, quindi, sono gli scotch pancakes o drop scones, i quali sono ancora menzionati nei libri di cucina.

Da dove viene il nome scones?

Nacquero come Skone, parola che ha le sue radici nell’olandese schoonbrot.
Schoonbrot letteralmente significava bel (schoon) pane (brot).
Ma il termine potrebbe derivare anche dal gaelico sgon, ossia gran boccone.
C’è, però, chi sostiene che prendano addirittura il nome dalla Pietra del Destino (Stone of destiny) dove i Re di Scozia venivano incoronati.

Come mai gli scones si servono col tè?

Tutto merito di Anna Stanhope, duchessa di Bedford (1788 – 1861). Correva l’anno 1840 (circa) e Anna chiese alla servitù dei pani dolci per un tè pomeridiano. Tra i pani dolci furono serviti gli scones che piacquero talmente tanto da essere serviti regolarmente.
Anna in un colpo solo introdusse gli scones e l’impareggiabile afternoon tea.

Scones cibo da donne?

Se per te la Regina Vittoria è una donzella indifesa, allora sì.
Anna lanciò gli scones, ma la Regina Vittoria ne fece una tradizione. Durante il suo regno sorse un desiderio accanito di riti e rituali domestica. Tra di essi c’erano gli scones, of course.

Gli scones inglesi cosa sono?

Sono pane o biscotto?
Difficile dire se gli scones siano o meno dei biscotti. La velocità con cui si preparano e si cuociono li rende quasi dei biscotti sprint. Quello che gli toglie la veste di biscotti è forse, la quantità di lievito, di cui loro vanno fieri. Basta vederli lievitare in 10-15 minuti.
La storia ufficiale vuole che nel 1500 gli scones fossero, in realtà, dei pani dalla cottura rapida. Anche oggi vengono anche chiamati British quick bread. Se nella ricetta compare dello zucchero diventano British quick cake.

Helen Simpson, nel suo essenziale e prezioso The Ritz London Book of Afternoon Tea, presenta gli scones  come delle semplici ed austere torte minute. Cosa aggiungere?!

Gli scones inglesi sono dolci o salati?

Entrambi.
Di ricette ne esistono infinite, a partire dagli scones della Regina Vittoria.
Tra poche righe troverai gli scones di Nigella, testati e ritestati, nonché amati per la loro facilità e celerità.

Con cosa si servono gli scones inglesi?

Si servono con marmellata e panna montata.

Cosa serve per fare gli scones?

Farina, burro, latte, lievito.
In talune ricette compare l’uovo e lo zucchero. In altre si aggiungono varianti come l’uvetta o il cioccolato.
Mentre, in origine, gli Skone richiedevano la farina di avena.

Gli scones inglesi ed lievito

Mi trattengo ancora un attimo, perché sul lievito ce ne è da parlare. Data la cottura veloce, la quantità di agente lievitamente è notevole. Per questo molte ricette, a ragione, non citano il semplice lievito per dolci, ma preferiscono ricorrere al bicarbonato di sodio e al cremor tartaro.

Sia Helen Simpson che l’esperta di panificazione (e non solo) Elizabeth David non usano il lievito per dolci nel pieno rispetto della tradizione inglese (e scozzese). Elizabeth David, nel suo mastodontico volume su English Bread and Yeast Cookery, pone gli scones tra i soda bread e spiega il ruolo del bicarbonato e del cremor tartaro.
Il primo, il bicarbonato di sodio, è un elemento alcalino, mentre il cremor tartaro è  un elemento acido. Nel lievito comune per dolci a questi elementi si aggiunge un terzo a base di amido. La preferenza di Elizabeth, Helen e di molti esperti di cucina nell’usare i due elementi, alcalino ed acido, separatamente, è dovuta alle necessità di dosarli liberamente a seconda del bisogno.

Che forma hanno gli scones?

Tonda o triangolare.
In origine il panetto degli Skone veniva steso per dargli una forma rotonda, chiamata bannock. Il bannock veniva diviso in 4-6 spicchi dalla forma triangolare.
Oggi spesso gli scones sono tondi. Tutto dipende dalla ricetta, dalla tradizione locale e dai gusti.

Gli scones ed i romantici, perché?

Sono solo tutti fatti miei … ma li racconto in questo blog.
Se i Nidi alla Marmellata scatenarono l’incontro con la Cavia, gli Scones sono stati l’ultimo gradino prima dell’altare.
Piacevolmente colpevole fu quel matrimonio in Irlanda del Nord. Dopo un’allegra cerimonia in una piccola chiesa di pietra sotto una fine pioggia, in attesa degli sposi e dei cieli d’Irlanda, furono serviti abbandonti dosi di scones agli invitati. Vuoi per il mulled wine (una sorta di vin brulé), vuoi per l’atmosfera rilassata e gli ottimi scones, ci convincemmo, cuoca e Cavia, che quell’ardua cerimonia, chiamata matrimonio, potesse essere declinata anche per noi.
Sia mai che l’effetto scones ti possa essere d’aiuto 🙂

La ricetta degli scones inglesi

Come ti ho anticipato, la ricetta degli scones inglesi non è opera mia. Mi sono affidata a Nigella adattandola alla farina che avevo, di kamut, al latte di riso che mi ritrovavo in frigorifero e accontentando un po’ di scetticismo sulla quantità di cremor tartaro. Nigella ha svelato la ricetta degli scones di Lily in How to be a domestic goddess, sì, lo stesso libro delle tortine all’arancia . Non avendo una dieta da rispettare, questi scones hanno decisamente surclassato gli scones allo yogurt fatti anni addietro.

Scones inglesi

scones inglesi

500 grammi di farina di kamut
2 cucchiaini rasi di bicarbonato di sodio
3 cucchiaini di cremor tartaro
125 grammi di burro freddo
300 grammi di latte di riso

Per decorare:
1 uovo leggermente sbattuto

Preriscalda il forno a 220°C.

Mescola assieme in una ciotola la farina di kamut, il bicarbonato di sodio, il cremor tartaro.
Unisci il burro tagliato a dadini. La quantità di burro può essere ridotta, se lo si desidera. Io mi sono comunque trovata bene con la dose suggerita da Nigella.
Lavora con la punta delle dita il burro con il mix di ingredienti secchi.
Ottenuta una sorta di sabbia, ossia quando i pezzettini di burro si sono fatti piccoli ed infarinati, unisci il latte.
Amalgama il tutto. All’inizio puoi mescolare gli ingredienti con un cucchiaio e poi con le mani.

Ottenuto un composto omogeneo stendilo, su un piano di lavoro infarinato, fino a livellarlo a 3 cm circa di altezza.
Taglia gli scones, con un tagliapasta o un bicchiere.
I resti di impasto si possono lavorare assieme per ottenere un nuovo panetto da stendere e tagliare.
Puoi ottenere fino a 15-18 scones a seconda della loro grandezza.

Poni gli scones, non distanti tra di loro, sulla teglia ricoperta di carta forno. Durante la cottura non è un problema se gli scones si toccano.
Spennellali con l’uovo leggermente sbattuto.

Cuoci gli scones a 220°C per 10-15 minuti.

Li vedrai lievitare rapidamente.
L’ideale è servire subito gli scones inglesi accompagnati da marmellata e panna-
Ma per esperienza se cotti 15 minuti sono gustosi anche il giorno dopo.

Altre ricette per gli scones

Ti consiglio di dare un’occhiata (e pure di testarle) alle ricette di:

  • La Cuoca Sopraffina, che fornisce anche un ottimo suggerimento per la conservazione. Infatti, si conservano al chiuso o in una busta di plastica o meglio ancora andrebbero lasciarli nel forno freddo con una teglia piena di acqua sotto;
  • Un’americana in cucina, per una versione veramente ricca di scones con panna, mirtilli e pinoli;
  • Delia, la mitica Delia e la sua ricetta base. Non è molto difforme da questa se non per dosi e la presenza, modesta, dello zucchero.
Il tè oltre gli scones

Per un ricco tè pomeridiano altri dolci tipici britannici, tanto da essere serviti al Ritz, da affiancare agli scones sono:

Il post è piaciuto anche a Visit Britain

Avete mai mangiato gli scones? Sono dei tipici dolci inglesi da gustare insieme al tè pomeridiano. ☕ Noi li adoriamo, e voi?? ? Qui potete trovare la ricetta e alcune curiosità: http://bit.ly/1StIwaG

Pubblicato da Love GREAT Britain su Giovedì 4 febbraio 2016

Quando organizziamo un tè delle cinque?