La (ri)carica dei 38 anni: oltre i buoni propositi
Non è mai finita. Mettersi in gioco, implica che non puoi tirarti in dietro. Ossia tutti i buoni propositi stanno vedendo al pettine Dire, fare, baciare. I buoni propositi sono belli. Piacevoli da dirsi e da darsi. Forse un po’ meno gradevoli da mettere in pratica. Nell’epoca del governo del fare (o del dire troppo?) non potevo non sottrarmi ad impugnare la mia vita. C’erano e ci sono i miei 38 anni: sognanti e sbarazzini. Loro sfornano sogni a go go, mi offrono miraggi, che io ottusamente continuo a voler far diventare concreti. E’ una battaglia senza fine. L’unico rischio è arrendersi. Con mio sommo stupore i post su La (ri)carica dei 38 anni hanno generato un piccolo e caro interesse nelle più insospettabili lettrici. C’è stata chi mi ha invidiato per l’energia, qualcun’altra ci ha visto della determinazione. Eppure per me è solo un timido sogno che va avanti. Ora racconto l‘altra faccia della medaglia. Ossia di come tra priorità, quaderni, progetti in corso ed in attesa si sviluppa la vita di tutti giorni. …