Pane e lievitati

Cracker col lievito madre e paprika

Cracker col lievito madre, paprika, Luisa e fantasia

 

Non brillava certo per iniziativa: cantava Fabrizio De Andrè. Da qualche parte però dovevo pur ricominciare a giocare in cucina.
L’ ho fatto con del lievito madre e con tutta la croccantezza della ricetta di Rise the sourdough preacher, alias Luisa.

Era una (abbastanza) calda mattina di fine agosto. Dal mercato ero tornata e non mi rimaneva molto oltre rinfrescare il lievito madre. Prima però un po’ di Facebook.
Lì, sul social media, quel coso un po’ intrusone nella nostra vita, che è successo il fattaccio.
C’era un link … non cliccare quel link, mi dissi.
C’erano le parole di Luisa: rincuoranti ed entusiaste.
C’era persino la parola magica: lievito madre. Anzi, resti di lievito madre.

Lì, tra Facebook e realtà, necessità e capriccio, è cominciato l’impasto.
Luisa pensa in grande. Il mio lievito madre era disponibile solo in piccola quantità.
La sua ricetta parlava di 1 kilogrammo di lievito madre, io avevo alcune centinaia di grammi di pasta madre destinata al secchio dell’organico.
Decisi di non sprecare niente: nè lievito madre, nè curiosità, neppure tempo.

Con quel lievito madre di troppo, che non sempre il buon senso salva dal suo destino, impastai. Aggiunsi dell’acqua tra le righe, poca per la verità.
Ottenni ciò che speravo. Aspettai, tagliai, misi in forno…finché furono

Craker col lievito madre e paprika

cracker lievito madre paprika

230 grammi di lievito madre rinfrescato giorni prima
75 grammi di farina tipo 00
35 grammi di farina di farro
la punta di un cucchiaino di lievito di birra secco
1 cucchiao di olio extra vergine d’oliva
1-2 cucchiai di acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaino colmo di sale
1 cucchiaino di paprika

Per decorare:
acqua
olio extra vergine d’oliva
sale Maldon

Ho mescolato assieme la farina tipo 00, la farina di farro ed il lievito di birra.
Ho unito il lievito madre. La mia pasta madre ha un consistenza tra il panetto ed il liquido.
Ho lavorato l’impasto e aggiunto l’olio extra vergine d’oliva, 1-2 cucchiai di acqua fino a raggiungimento di una consistenza elastica e morbida.
Infine, ho unito il sale e la paprika.

Dopo aver lavorato ancora per alcuni minuti, ho avvolto tutto nella pellicola alimentare.
Ho fatto riposare (fuori dal frigorifero) per 90-120 minuti.

Ho preriscaldato il forno a 200°C.

Poi levata la pellicola alimentare, ho tagliato l’impasto in 4 parti.
Ho steso ciascuna parte prima con le mani e poi col mattarello.
L’impasto va steso fino ad uno spessore di un paio di millimetri. Ho tagliato prima a strisce e poi a rettangoli l’impasto.

Ho ricoperto la teglia con carta forno.
Sopra la carta ho distribuito i futuri cracker.
Li ho spennellati con un mix di acqua ed olio extra vergine d’oliva.
Ho distribuito sopra del sale Maldon. La scelta di questo sale è stata motivata dalla sua disponibilità e dal fatto che è a cristalli, molto scenografici. I cristalli puoi tentare di produrli anche tu, seguendo il metodo Bressanini. Io mi accontento di avere il sale Maldon ancora per un bel po’.

Ho cotto a 200°C per 7  minuti da un lato.
Poi ho girato i cracker, di modo da cuocerli da entrambi i lati, e li ho effettivamente cotti dall’altro lato (senza spennellare ulteriormente) a 200°C per altri  7-8 minuti.

Infine, è bastato far raffreddare il tutto e ripetere fino a completamento dell’impasto.

Non serve dire che la croccantezza ha vinto.
Hanno resistito due giorni, poi sono scomparsi (e non ci siamo messi a cercarli, solo a rifarli).

E non finisce qui

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