La felicità tutta in una fetta di crostata alle mele.
Ehi lo sai che i piccoli gesti contano.
Nooo, non mi dire che te l’hanno già detto (in molti)?! 🙂
Sul fronte dei dolci fatti in casa sono un po’ capricciosa, lo ammetto. La Cavia chiede e sogna il bis dell’Anne Torta, desidera i waffle tanto che mi ha regalato il necessario per farli, ambisce persino a qualche crostata in più.
Grazie a mele Val Venosta l’ho accontentato.
Non è che noi donne dobbiamo fare solo quello che piace alle Cavie.
Un po’ di impertinenza tocca anche a noi. Se poi questo sano egoismo ci porta a farli felici, siamone fiere. Rimarchiamolo. Scriviamolo nel blog.
La crostata sarà una delle cose più banali, ma di certo esistono varie versioni di pasta frolla o sablè. Nella mia piccola ricerca della perfezione ho voluto affidarmi a Bea’s of Bloomsbury. Finora non mi ha mai delusa.
Per il ripieno ho presto le mele e ne ho fatto tesoro. Con un pizzico di ispirazione normanna ho dato alle mele il posto d’onore.
Il co-protagonista di questa crostata, a fare da spalla alle mele, è il Pommeau. L’ho scoperto questa estate in Normandia (la mia Francia!). Succo di mela e Calvados fanno un Pommeau. Non è un cocktail. Richiede un periodo di riposo di almeno 14 mesi in botti di rovere. Il suo carattere deciso, e pure garbato, viene dal Calvados, è un distillato del sidro di mele. L’ho imparato in una cidrerie.
Della fantastica storia del Pommeau ne ho scritto su QB Quanto Basta Friuli.
Ma è tempo di crostata di mele.
Mele, pasta frolla e Pommeau cosa hanno fatto? Qual è il risultato?
Eccolo:
Crostata alle mele
Per la pasta frolla:
250 grammi farina di kamut
120 grammi di burro freddo
70 grammi zucchero di canna
2 uova leggermente sbattute
Per il ripieno:
2+1 mele Val Venosta (circa 6o0 grammi)
2+1 cucchiai di zucchero di canna
50 grammi acqua
1 cucchiaio di Pommeu (un liquore a base di succo di mele)
In una ciotola mettere assieme la farina di kamut ed il burro tagliato a pezzettini.
Lavorare questi ingredienti con le mani. Il burro si deve sbriciolare unendosi con la farina.
A questo punto unire lo zucchero di canna e mescolare.
Infine, versare le uova leggermente sbattute in precedenza.
Lavorare l’impasto rapidamente.
Ricoprirlo con la pellicola alimentare e fare riposare l’impasto in frigorifero per almeno 10 minuti.
Intanto, spellare 2 mele Val Venosta.
Tagliarle a fettine e poi a dadini.
Porre i pezzetti di mele in una pentola e spostare la pentola sul fornello accesso con fiamma media.
Unire lo zucchero di canna e dopo poco anche l’acqua.
Mescolando ogni tanto far cuocere per un totale di 15-20 minuti. Dopo 5 minuti di cottura versare anche il Pommeu (o altro liquore).
Una volta che le mele sono cotto spegnere il fornello e farle raffreddare.
Togliere l’impasto dal forno.
Preriscaldare il forno a 170°C.
Stendere, tra due foglie di carta forno, 2/3 dell’impasto.
Spostare l’impasto steso nella pirofila di 23 cm di diametro.
Se serve usare parte del restante terzo per aggiustare il bordo della crostata.
Punzecchiare con i rebbi della forchetta il fondo della crostata.
Ricoprire la crostata con della carta forno e con dei fagioli secchi o delle palline di ceramica.
Cuocere in forno caldo a 170°C per 20 minuti.
Trascorso questo tempo, togliere i fagioli secchi (o palline di ceramiche) e la carta forno da sopra la crostata.
Spellare una mela Val Venosta e tagliarla a fettine.
Distribuire sopra la crostata le mele cotte in padella e decorare con le fettine di mela.
Cuocere in forno caldo a 170°C per 20-25 minuti.
Far raffreddare e servire.
Con questa ricetta ho voluto rappresentare l’autunno, una delle due stagioni che Mele Val Venosta mi ha assegnato.