Month: Febbraio 2014

Il desiderio di una zuppa con soba, cavolo e pestadice

Ci sono cucine dove abbandonano i nomi strani, le voglie più impreviste. Pestadice e soba ti dicono niente? Arrivano poi quei momenti in cui si vuole abbracciare tutto quello che la terra ha da offrire. In un caldo inverno sorge pure il cavolo nero. E poi eccolo il fatidico momento del mercato, il solito, rigorosamente lui. Non resta che scaldare il fornello e concedere alla  zuppa con soba, cavolo e pestadice di fare il suo corso. Non c’è nessuna tradizione a giustificare questo caldo piatto dove gli orientali spaghetti di grano saraceno si mescolano alla friulana pestadice. Lo scopo di quest’ultima è  qui creare un brodo dove il brodo non c’è. Lei, la pestadice, è una cugina del pestat. La zona di produzione è sempre Fagagna e dintorni. Siamo nel Friuli. Grasso di maiale ed erbe sono mescolati e nel caso della pestadice diventano una sorta di insaccato. A me è arrivato sotto forma di salsiccie da custodire tra frigorifero e freezer per ricordare qualche profumo della casa a nord-est. Infatti era un giorno in …

La torta con quinoa, cioccolato e caffè

Ci sono voglie che ti portano in cucina anche solo per una torta con quinoa, cioccolato e caffè. La banalità vuole che un venerdì, mentre le lancette passavano indefesse in ufficio, scoppiò un desiderio: era arrivato il tempo di fare una torta con la quinoa e guarda caso pure col cioccolato. Il profumo del caffè è esploso dopo. La Quinoa quella pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae che viene  dalle Ande. La Quinoa quell’ingrediente di molte insalate e zuppe che dovrei chiamare chisiya mama, la madre di tutti i semi in lingua quechua. E ora anche la madre di molti capricci culinari. Non è una mia invezione l’usare la quinoa in un dolce. Io l’ho imparato da Barefeet In The Kitchen e da Patricia and Carolyn. Come ogni buona Gemelli che si rispetti, ho voluto aggiungere del mio vuoi con quel cucchiaino di caffè solubile e vuoi per via dello zucchero muscovado che andava utilizzato.  E soprattutto ho eliminato il burro e scelto di far fare la parte di star a quel kefir a …

Simple and in season: Puntarelle e riso basmati

Puntarelle e riso basmati: una ricetta nata per Simple and in season (For the English version click here) Simple and in season. Semplice e di stagione. Mi ha catturata subito questo ritmo. Puntarelle e riso è stato l’azzardo, misurato ovviamente. La memoria ancora regge e così riecheggiano ancora i buoni propositi di inizio anno. Erano e sono cercare di vedere oltre e di mettere ordine. E nel mettere ordine si annidia un’irrefrenabile voglia di semplicità. Ci sono momenti in cui scorgere una meta è difficile. Io sono in uno di questi. Accumulo esperienze, colgo opportunità che sembrano capitare per caso ed incomincio a fare scelte. Decidere sul da farsi per segnarsi un cammino sembra bello soprattutto se visto con gli occhi di quell’adolescente a cui andava stretta la sua vallata. Ora però non si scherza. Dire un “no” può precludere altri cammini, suggerire qualche simpatia in meno e soprattutto venire associato con qualche prima ruga in più…oltre che con qualche riga scritta in meno. Simple and in season. Ren suggerisce questo. Semplicità e stagionalità. La memoria ancora …

Simple and in season: Punterelle with basmati rice

Per la versione in italiano cliccare qui. Simple and in season. Simplicity and seasonality. I got captured by this rhythm almost immediately. My memory still holds so I’m able to remind my new year good intentions:  search and look beyond the usual and put order. Hidden inside the put order intention I find my need for simplicity. There’re moments in life when make out a destination appears hard. I’m in one of those ones. Many new experiences, some unexpected opportunities and it’s also time for some decisions. Choose which pathway follow happeared so fashinating challenging for that teenager who dreamed to escape from her little, toot little, valley. Now it isn’t time for dreams or jokes. Say a “no” could mean close a door, generate one less sympathy from someone and, oh my god, one more wrinkle…as well as one less written row. Simple and in season. Ren suggests simplicity and seasonality. My memory still holds and so during one of my lazy, graceful walking in Rome after a saturday cappuccino I recalled Simple and …

Torta di semola al profumo di agrumi

Ci sono libri che lasciano il segno e lettrici fidate che inconsapevolmente ti insegnano  qualcosa. Il libro è …dovrei cominciare così. The Jewelled Kitchen è di più di un insieme di pagine e di ricette dal sapore medio orientale. Per me è il volto e l’energia di Bethany Kehdy. L’ho vista una volta sola a Londra al Food Blogger Connect. Mi ha colpito e non solo perché è bella. Lei è Bella anche nel senso di determinata, apparentemente instancabile, convinta di sè e dei suoi progetti. Così almeno l’ho vista io. E per questo che oltre a seguirla su Dirty Kitchen corsi, lo scorso anno, ho comprato il suo libro. Facendolo ho avuto la conferma di essermi invaghita della food writer giusta. Di The Jewelled Kitchen sto facendo una ricetta dietro l’altra, come questa, come alcune della #jerusalemdinner di qualche mese fa e come la brioche di origini armene di qualche giorno fa. Ma c’è un’altra protagonista di questa ricetta: le lettrice. La lettrice, non immaginaria, è alla ricerca di ricette senza burro. L’ho capito …