Castagne e cioccolato bianco
L’autunno. Lo chiamano così.Le foglie che cadono. I colori che si convertono. Quel pizzico di malinconia. Il tepore del focolare domestico che si fa sentire. La slitta di Babbo Natale è ancora lontana. In pieno centro di Roma anche l’autunno sembra non essere ancora giunto. Eppure il ciclo e riciclo delle stagioni sull’umore si fa sentire. C’è voglia di qualcosa di dolce, quel poco in più per lasciarsi andare a quei piccoli peccati di gola che fanno del freddo una bella sensazione. Scatta anche il desiderio di viziare quel maritino, altro che Nove Settimane e Mezzo. Voglio viziare quel povero maritino che startuna sul divano…mentre vorrei vedermi Nigella. Lo guardo. Etciù. Si tira la copertina sopra, ma non molla la presa sulla maratona di Venezia. Proprio l’emblema del malatino, pronto a scattare se la mamma lo chiama per il pranzo della domenica. Lo guardo, prendo la farina di castagne. Penso a viziarlo. Solo perché …non lo so. C’era la voglia di una torta morbida tutta per lui. Tutta come pensiero, quasi come entità filosofica. Di …