Antipasti, Torte salate

Quasi muffin per i 125 anni

Arrivarci a 125 anni.
Jakob Pagitz c’è l’ha fatta. Lui ed il fratello Franz cominciarono negli anni Ottanta dell’Ottocento a mettere il succo di frutta dentro le bottiglie di vetro. E nel 1949 a questa abitudine commerciale venne affibiato un vero marchio: Pago.
Pagitz più la tedesca frutta (Obst) fa Pago.
E io pago… scusa, ho troppi estimatori di Totò in casa per non fare questa battuta.
Eppure Pago, quello con la P maiuscola,  ha pensato a me e a te.
Nel 2013 Pago scrisse infatti ad alcuni foodblogger. Vuole festeggiare un compleanno con un nuovo succo Pago.
Ed io chi sono per poter rifiutare?

Dopotutto nei pomeriggi lavorativi è oramai consuetudine scambiare uno sguardo con la mia collega e dire:
“Succo romantico?”
“Sì, succo romantico sia”
Scendiamo al bar dell’ospedale dove lavoriamo ed ordiniamo il nostro succo in due bicchieri.
Al bar ci conoscono tante che alla richiesta di un ACE ci chiedono perché e noi due rispondiamo:
Perché ci piace” come ci insegnò un giorno uno dei barman.

Ma se ci presentiamo al bar e chiediamo il succo dei  125 anni cosa dobbiamo dire?
Con cosa fa rima il succo Pago 125° Anniversary Edition?
Anguria, Lime & Menta.
Un gusto estivo, decisamente. Quasi un’istigazione a farne cocktail o a viverlo come tale.
Destinato a finire in qualche brunch o picnic.

Pago voleva un abbinamento col cibo. Ed io gliel’ho dato.

Ancora nella cocotte mania, ecco un mix tra cocotte e mini muffin. Basta uno stampo da 11 mini muffin o tortine. Qualche peperone, per richiamare l’estate al pari del succo di frutta. Io avevo una bella confezione di piccoli peperoni dolci colorati: gialli, arancioni e rossi. Nella stagione dei friarelli, anche quelli vanno benissimo. In pieno agosto però un mezzo peperone grande e rosso andrà benone.
Sedano, paprika, formaggio brié contribuiscono a dare ancora di più l’idea allegra del brunch e dell’estate.
La poca farina l’ho aggiunta per avvicinare l’idea di cocotte a quella di muffin ed evitare che l’anima di frittata di questo piatto si piegasse su se stessa una volta tolta dal caldo forno.

Ma ora è tempo di mangiare i:

Quasi muffin ai peperoni

1 cipollotto
il gambo di sedano
1/2 peperone (o 3 piccoli peperoni dolci)
1 cucchiaio olio extra vergine d’oliva
5 uova
sale
abbondante pepe macinato sul momento
1/2 cucchiaino di paprika dolce
35 gr formaggio brie
15 gr farina tipo 0 ( anche 00)

Pulite sotto l’acqua corrente tutte le verdure. Poi ho cominciato col tagliare a rondelle il cipollotto e a dadini il sedano.
In una padella ho versato l’olio extra vergine d’oliva e a fiamma media ho saltato il cipollotto col sedano.
Tagliati a dadini anche i peperoncini dolci, li ho fatti saltare anch’essi per pochi minuti.
Ho tolto dal fornello le verdure per farle raffreddare.

Ho acceso il forno a 190°C.

In una ciotola ho lavorato assieme le uova.
Sale e pepate e arricchite di paprika dolce le ho sbattute ancora con la forchetta.
Poi ho aggiunto il formaggio brie tagliato a dadini.
E’ giunto il tempo di aggiungere anche le verdure e di mescolare ancora.
Infine ho unito la poca farina e ho mescolato un po’, come ogni buona frittata richiederebbe.

Ho versato il tutto nello stampo da 11 tortine (o muffin). Il mio stampo era in silicone quindi non l’ho imburrato o infarinato.
Per versare il composto ho usato un comune cucchiaio. Ho messo in una formina 2-3 cucchiai di composto.

Ho cotto in forno preriscaldato a 190°C per 30 minuti.

Durante la cottura le frittate si trasformano in gonfi muffin.

Questi quasi muffin reggono il confronto col succo Pago del 125esimo compleanno. Il succo ha un forte sapore di menta, che fa sognare un cocktail. Il succo riesce a pulire la bocca, come farebbe un buon vino, e ad affrontare un altro quasi muffin, perché dopotutto il bello del brunch è che uno stuzzichino tira l’altro. Così che le chiacchiere non hanno mai fine.