Pane e lievitati

Mele in Challah

Non si finisce mai di imparare.
A volte tocca cadere nelle banalità. Le frasi fatte sono difficile da dire, almeno per me, a loro preferisco il silenzio. Ma stavolta la devo dire.
Twelve Loaves questo, anzi oramai lo scorso, mese ha lanciato la sua solita sfida. Stavolta Cake Duchess, Creative Culinary e Lifesafeast hanno suggerito di fare del pane arricchito con le mele. Io sono subito partita in quarta alla ricerca di qualche nuova ricetta e subito la mia agenda ha cominciato a riempirsi di piccoli e grandi impegni.

Meno male che sulla mia strada ho incrociato Jasmine di Labna e con lei ho imparato a fare la vera Challah. Prima mi ero fatta bella con altre ricette, che credevo provenire da fonte sicura. Invece, Jasmine mi ha fatto capire come latte, burro, yoghurt non possono figurare in una vera ricetta ebraica per le feste. In quei giorni, si opta per la carne ed i derivati del latte e la carne non vanno mescolati.
Nel suo post sul Challah al miele per Rosh Hashanah accennava anche alla possibile aggiunta dei toccheti di mela. E lì mi è scattata la molla del “lo devo fare”.

Peccato che gli impegni non si decidevano a scomparire e solo ora, con un mese di ritardo, ti parlo di questa Challah tonda. Non è perfetta, ma mi impegno a migliorare.
Il miele  che ho usato è molto saporito. E’ miele di tiglio e castagno, miele friulano essendo Miele dal Cont che sto scoprendo man mano.
Ho usato poi il lievito madre, insomma, come il solito sono andata per la mia strada. Le mele ci sono, ma in misura minore rispetto a quanto suggerito da Tory, punto di riferimento per Jasmine. Avere l’agenda piena vuol dire anche mettersi ad infornare la Challah di venerdì sera al ritorno dal lavoro quando le mele a disposizione sono quelle che sono…almeno in numerosità. Sulla qualità garantiva il mercatino biologico della domenica precedente 🙂

Eccoti la ricetta:

Challah alle mele

1 bicchiere di acqua (circa 275 gr)
190 gr lievito madre rinfrescato alcune ore prima
15 gr zucchero di canna
40 gr olio extra vergine d’oliva (ma si può usare anche quello di semi)
90 gr miele di tiglio e castagno
mezzo uovo (io ho sbattuto leggermente un uovo e ho versato metà nel composto)
2 cucchiaini di sale integrale
500 gr farina (ho usato 150 gr farina di kamut e 350 gr farina di farro)

Per il ripieno:
3-4 mele annurche di piccola/media dimensione

Per decorare:
1 uovo
semi di papavero

Prima di tutto ho riscaldato l’acqua senza farla bollire.
L’ho versata nella ciotola da lavoro e ho unito il lievito madre. Ho “mescolato” acqua e lievito madre con le dita facendo sciogliere il più possibile il lievito.
Dopo alcuni minuti di riposo, ho versato lo zucchero e man mano, mescolando sempre, stavolta col mestolo, ho unito il miele, l’olio d’oliva, il mezzo uovo e da ultimo il sale.
Poi è stata la volta della farina.

Ho lavorato l’impasto con le mani. All’inizio, come da aspettative, si è rivelato appiccicoso.
Quando ne ho ottenuto una palla, ho versato un po’ di farina sul piano di lavoro e ho continuato a lavorarlo lì.
Pian piano la morbidezza ha prevalso sull’appiccicoso. E’ stato un impasto molto piacevole da tenere tra le mani.
Dopo 10 minuti circa di lavorazione, ho pulito le pareti della ciotola da lavoro con della carta cucina inumidita di olio.

Ho lasciato riposare l’impasto per ben 22 ore nella ciotola coperta con cannovaccio umido. La stanchezza prima ed il lavoro poi non mi hanno permesso di fare le classiche pieghe.
Dopo la lunga lievitazione, ho diviso l’impasto in 4 parti. Ne ho fatto 4 rotoli lunghi circa 30 cm.

Ho pulito bene le mele annurche. Le ho tagliate a metà e ho tolto i semi. Dopo di che le ho tagliate a dadini senza spellarle. Ho confidato nella loro anima biologica.

Ho steso lateralmente e leggermente con le dita i rotoli e li ho riempiti con le mele tagliate a dadini.
Ho richiuso i rotoli e ho seguito le istruzioni per farne una Challah rotonda con 4 rotoli. Le parole magiche sopra e sotto 🙂 Vedi il video dal minuti 1:10 per capire questa sorta di mio mantra.

Fatta la Challah, l’ho messa sulla teglia del forno ricoperta con carta forno.
Ho fatto preriscaldare il forno a 180°C.
Nel frattempo ho spennellato la Challah con l’uovo sbattuto e l’ho decorata con i semi di papavero.
Qui ho saltato la seconda lievitazione, ma esigenze di impegni sociali 🙂 mi imponevano di tagliare i tempi.

Ho cotto la Challah a 180°C per 60 minuti. Ho allungato la cottura, rispetto ai 45 min suggeriti da Jasmine, per cuocerla completamente anche al centro. Perché non si scurisse troppo, dopo 40 min di circa di cottura, ho coperto con la Challah con della carta forno.

Ho fatto raffreddare la Challah prima di assaggiarla curiosa.

 Questo pane comparirà anche su YeastSpotting di Wild Yeast.