Month: Novembre 2012

L’impresa del Natale

L’Avvento è alle porte. Le idee vanno chiarite. Cosa inforniamo quest’anno? Già vedo l’agenda per capire quanti giorni di ferie prendermi per Natale. Non dopo Natale, non è da me. Io me li prendo prima. Ci sono dolci tradizioni da onorare. Giusto l’altro giorno raccontavo leggende ed usi del pane a Natale in Quanto mi è dolce questo Natale. Ora però bisogna cominciare a scegliere. Quando iniziare a fare il primo Stollen? Su quali biscotti provare? Quali nuove ricette provare? Per dare un senso a questa mia fame del Natale ho cominciato a fare questa lista di biscotti e dolci natalizi su cui posso già raccontare qualcosa. Sperando che ogni link funzioni a dovere, la scambio con te. Sono però in attesa di cimentarmi con qualche nuova ricetta che verrà svelata in tempo. Promesso. Intanto, suggerisco un po’ di …

Da La Cjasalìne alla tavola #7: anacardi, miele e Natale

Incomincia a farsi largo quella parola. Torna e ritorna, ogni anno la si sente. Si crea quell’atmosfera, tutto si colora e qualche canto ancora anima le strade tra un clacson e l’altro. Le case si vestono, i bambini chiedono e pretendono. I grandi tra insofferenti e maniaci non si sottraggono a questa epidemia. Natale. Sì lui. Un giorno. Una ricorrenza. Un dovere: fare regali. Il regalo può essere un appunto un dovere, ma merita di diventare un pensiero. Un modo per non sentirsi al centro di un vortice che spesso ci travolge durante l’anno. E’ il momento giusto per scambiare quell’attimo di  pace che tutti vorremmo. Così io comincio a fare il mio Natale. Nel pacco ricevuto dalla mamma c’erano degli ingredienti che anche tu puoi trovare a La Cjasalìne a San Daniele del Friuli o che sempre tu puoi scovare agevolmente anche altrove lontano dal Friuli. La prima idea di regalo è facile, veloce, come prometto oramai sempre più spesso. E’ una soluzione buona per regali anche multipli. Il necessario, oltre quanto indicato nella …

Nel bel mezzo di un menù autunnale

Periodo intenso, certo non noioso. Un rapido viaggio di lavoro dietro la porta, un po’ di scadenze sempre di lavoro, la voglia di scrivere sempre al massimo, nel mezzo le mie energie. Così capita che anche questa settimana, dedico un attimo a segnalare ciò che scrivo altrove. Io ed Erodoto siamo andati a scoprire il pane dei faraoni, o almeno dell’Egitto antico, sulle pagine del Blog del Pane. Poi mi sono concessa una lettura particolare del  The Oxford Companion to Beer di Garrett Oliver ed Honest Cooking su E birra sia mi ha lasciato fare. Infine, tra il sentimentale e l’ironico mi sono messa l’agevole maschera da Gastroscettica su Cibando per parlare di Questi benedetti prodotti tipici. Ma non mi dimentico del lettore che vuole qualcosa in più. Quel qualcosa in più è l’idea di un menù per una cena tra amici. Amici attori, raffreddati e aspiranti video maker 🙂 …mi sono ritrovata con loro a tavola. Internet si è pure intromesso per qualche voto pro Cristina su I rilassati e la ricerca di filmografie …

Brulé soul

Brulé. Non voglio spaventarti, anzi. Certo non fa ancora freddo per avere una buona scusa per difendersi con un vin brulé. Non ha ancora tutta la conoscenza necessaria per parlarti delle varie versione di questa caliente e potente bevanda. Per ora ne ho provata qualcuna in giro per l’Europea, ma prima di scriverne più ampliamente, ho un’urgenza. Devo darti il prima possibile una ricetta speciale. L’ho letta sull’ultimo numero di Jamie Magazine, ossia la rivista mensile di Jamie Oliver. Ha a che fare col vin brulé anche se qui di vin non se ne vede un goccio. Intendo nella ricetta, non nella mia vita quotidiana 🙂 Niente vin, però c’è il brulé. Jamie voleva del rum, io da brava friulana inside indovina un po’ con cosa l’ho sostituito? Inoltre, ho avuto una valente recipe taster. Sara, l’amica che avevo salutata col pane di segale e nocciole, si è rifatta viva. O meglio io le ho scritto, ne sentivo la mancanza. E tra una parola e l’altra mi fuggì di scrivere di un Succo di Mela …

Tra miele, torta ed api

Faccio la ruota come il pavone!!!! Voglio la ricetta. E’ questo il genere di conversazioni che faccio sul web. Ed è così che un’amica come Lucia Galasso mi apostrofa quando io le twitto (cinguetto, in italiano) che: Il tuo miele è magico! Torta favolosa. Yoghurt greco, miele, zucchero di canna e non, farina di farro e marmellata: slurp. Insomma, anni di serietà e lavoro che si frantumano online e ancor prima di fronte ad una torta nata per caso, ma molto caso, una domenica pomeriggio. C’era lo yoghurt greco da finire, della farina di farro in dispensa ricordo del laboratorio del pane di Pastena, quel miele che già con la farina di polenta aveva fatto faville e della marmellata da estinguere 🙂 per far posto ad un’altra speciale ricevuta come cadeau da una Rossella. Nel mezzo una rivista che mi ha sedotto, conquistato e non ancora abbandonato. The Simple Things narrava di rabarbaro e golden syrup e d’altra farina, classica. Io son partita da quella pagina e ho fatto questa torta. Torta Lucia…sì,sì, assolutamente Torta …