Torte salate

Strudel salato con stracchino

Strudel. Mancava da un po’ sulla mia tavola.
Giovedì lo attendevo. Nonno Nanni mi aveva chiesto di pensare ad una ricetta green nell’ambito della sua iniziativa volta a ridurre le emissioni di CO2 in collaborazione col Ministero dell’Ambiente.
Ero un po’ scettica. Noi blogger spesso rischiamo di diventare un mezzo di pubblicità, o come più garbatamente si dice ora di visibilità. Gli ho detto sì per la sua storia, per il modo con cui mi ha approcciato. Della serie non ha fatto il provolone 🙂

Poi mi ha colpito al cuore. I formaggi sono arrivati freschi, in una borsa frigo e portati a mano all’uscio di casa. Mi aspettavo un corriere. Invece era un uomo in giacca e cravatta che ha avuto il paziente dovere di aspettare l’ora comoda a me. Ossia ha atteso che io finissi di lavorare.
Quindi anche la consegna è stata a suo modo green.

Sabato è stata il giorno della ricetta green.


La sera del venerdì ho impastato la pasta dello strudel usando le farine che già c’erano in casa. Destino ha voluto che la farina di tipo 0 di farro fosse presente.
La mattina del sabato due passi prima verso un cappuccino e poi diritti verso il mercato hanno deciso il da farsi.
Patate dolci, broccolo siciliano e peperone rosso dalla forma strana. Ad occhio direi che era un parente stretto del friggitello, il cui nome ufficiale ho scoperto essere Lungo di Nocera. Ecco gli ingredienti che ho cercato di utilizzare nella maniera più completa possibile, tanto che le foglie del broccolo siciliano hanno riempito lo strudel.

 

Strudel con stracchino e patate dolci

Pastra strudel
250 gr farina tipo 0 di farro
1 uovo
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
sale
acqua

Ripieno dello strudel
110 gr di patate dolci spellate
50 gr peperoni rossi
la parte verde di un cipollotto
2 foglie grandi di broccolo siciliano
50 gr di broccolo siciliano
120 gr di stracchino allo yoghurt Nonno Nanni
un pizzico di sale
pepe nero macinato sul momento

Per decorare lo strudel
1 uovo
zatar (o basilico, origano, peperoncino secchi)

Il primo passo di ogni buon strudel è la pasta.
Sul piano di lavoro ho messo la farina, un uovo in mezzo, l’olio ed il sale ed ho cominciato a lavorare. All’inizio il composto è sbricioloso ma basta aggiunge qualche manciata d’acqua. Una per volta, con calma. Tempo 5 minuti al massimo ho ottenuto un composto uniforme ed elastico. Stavolta, dato il ripieno ricco, volevo che la pasta fosse più lavorabile del solito quindi l’ho tenuta un po’ umida.
L’ho avvolta in pellicola per alimenti e l’ho fatta riposare una notte in frigo.

Il giorno dopo di ritorno dal mercato ho spellato la patata dolce e lavato il broccolo, il peperone. Ho preso in mano e lavato anche due foglie grandi del broccolo siciliano.
Ho tagliato la patata dolce a rondelle abbastanza sottili, il peperone prima a striscioline e poi a dadini, il broccolo a pezzettini. Le foglie sono state tagliate a listarelle.
Ah all’ultimo momento, meno male, mi sono ricordata del porro. Ho puntato sulla sua parte verde, il gambo.

Ho poi steso la pasta strudel inizialmente col mattarello e poi con le mani. L’ho stesa sottile come il solito avendo cura comunque di evitare il formarsi di buchi. Ammetto di aver bucato 🙂 ma ho risolto una volta arrotolato lo strudel recuperando un pezzo di pasta in eccesso e nascondendo il buco.

Steso l’impasto ho distribuito su metà dell’impasto prima le patate, poi la foglia di broccolo e metà dello stracchino tagliato a pezzi.
Sopra questo ho distribuito i pezzi di broccolo siciliano vero e proprio ed il peperone, nonchè il restante stracchino.
Un pizzico di sale e del pepe macinato sul momento ed ho cominciato ad arrotolare.

Ho iniziato a preriscaldare il forno a 220°C.
Intanto, ho trasportato lo strudel sulla teglia forno ricoperta con carta forno (per la cronaca green: carta forno al suo secondo utilizzo. Funziona! Di solito la uso 3-4 volte senza problemi, ovviamente se rimane pulita).
Sulla teglia l’ho spennallata con un uovo sbattuto (non l’ho usato tutto) e ho distribuito sopra poco zatar o zahtar, che scrivere si voglia.

Ho cotto a 220°C per 30 minuti.

L’ho fatto raffreddare un attimo e l’ho servito.
Un successo inaspettato. Il dolce delle patate si è mischiata ai sapori più decisi del peperone. Eppure anche il broccolo, in foglia e sostanza, è stato accolto dallo stracchino.