Matrimonio

Oh, ma ci sposiamo #1: son cose che succedono

Un tempo rimasi a bocca aperta nello scoprire che un’amica si stava preparando il corredo. Eravamo all’università, ganze e allegre, senza pretese e con qualche illusione da Sex&City davanti. Eppure lei aveva un corredo. Ed io? Manco per sogno.
Altro che Carrie Bradshaw io ero e sono Jo March di Piccole Donne. Libera, con lo sguardo sempre rivolto in avanti, con la testa persa in mille pensierini, giovane dentro perché costantemente affascinata da nuovi progetti. Pronta a coinvolgere le sorella in qualche impresa, perché la vita non va lasciata a sè, ma affrontata. Libera, romantica con un pizzico di determinazione.
Il mio ideale estremo di romanticismo è quel professore tedesco, Friedrich, che alla fine conquista la vera Jo. Anche lui diverso, particolare, creativo. Quasi mi vergogno a dirlo, ma nella scena finale di Piccole Donne Crescono dove lui dice, quando già la lacrima scende giù per la gota:

Friedrich: “Le mie mani sono vuote”
Jo: “Non più”

ribatte lei mettendoci sopra le sue mani. Mani che scrivono, pensano, creano…beh per me lì sta l’essenza di un vero rapporto. E quanto mi fa sorridere invece quando nel libro lui si presenta con i calzini nella tasca della giacca.

Insomma, questa Jo moderna 🙂 , che organizzava i teatrini estivi nel giardino di casa con la sorellina, che scriveva ancor prima di sapere cosa scriveva, che sognava Londra, beh questa Jo si è decisa a sposarsi e si è decisa assieme ad un altro personaggio, anch’esso originale anche se non da calzini in tasca.

Trottellerare in giro per i libri ed il mondo non è bastato. Scrivere diari, articoletti, tesi e blog non era abbastanza. Condividere cene, divani, sorrisi e qualche timore non era sufficiente. Mancava qualcosa, oltre ogni più sordido dubbio.

Son cose che succedono…sorprendono, oh quanto sorprendono.
Anche io e la Cavia siamo stati colti in castagna. Deciso in un luogo nostro (non pensare male, non è stato la camera da letto), con gli sguardi che arrossivano solo nell’incrociarsi, allora abbian detto sì a questo …questo gran passo, secondo alcuni. Il brindisi è stato facile, scoprirsi ora promessi sposi beh è interessante.

E così con una mini serie di post Oh, ma ci sposiamo, racconterò in maniera spero non troppo caotica questi giorni ed emozioni.

Oh, ma ci sposiamo…

Tutto perché Jo non può star zitta, ha bisogno di raccontare, scrivere, bisbigliarti all’orecchio. Intanto, tra le righe si susseguiranno istanti, ironia ed aplomb fremente, nonché ricette … tanto per salvare la apparenze 🙂

to be continued
La prossima puntata lunedì 09 gennaio 2012: Oh, ma ci sposiamo #2: come te lo chiedo

Le foto sono tratte da IMDb e Romance Book Cover Art.