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Dino De Bellis lo trovi al Venticinque

Inaugurare un ristorante, trasferirsi armi e bagagli in una nuova cucina e partire per una nuova avventura.
Sulla carta è facile da raccontarsi e da farsi, nella realtà ci sono tutti i timori ed entusiasmi di un uomo.
Un nuovo progetto come il Ristorante 25 sta partendo carico della creativa professionalità dello chef Dino de Bellis.

La zona è quella di Roma Nord, a due passi da corso Francia e non lontano dall’Auditorium della Musica.
Se il recapito è Via Flaminia 573 ( tel. 0633270007), l’atmosfera è ricercata e gioca su un curioso equilibrio tra modernità e amarcord. Appena entrata ho notato estasiata la carta da parati quasi in stile ’70s: very cool mi son detta. Ma le luci erano anzi sono, dato che è un ristorante bello che aperto, di un’originale modernità. Facile dire che si respirava uno stile newyorkese, più oggettivo dire che quello stile è stato personalizzato.

Ma passiamo alla cucina, ai piatti, ossia alla ragione per cui giovedì sera ci siamo diretti verso Roma Nord.

Non saremo di molte parole, io e la Cavia, ma l’invito di Dino è stato accolto al volo e con tanto piacere. Ci mancava la sua cucina, anche se a volte ce la siamo persa per colpa nostra 🙁

Vogliamo lasciar parlare le immagini, per capire in che direzione si muove il menù del Venticinque?!

Si incomincia notando come se si cambia casa non si cambia la vecchia buona abitudine di offrire il pane della casa.

Subito dopo si gioca con un’ottimo fegato di coniglio e un letto di piselli contornati da la saba, alias una sorta di mosto d’uva.

Poi un bel bollito su  letto di verdure, una tra le portate preferite della serata. A molti commensali romani ha richiamato alla mente vecchie memorie di famiglia. Non meno affascinante, per una friulana, la discussione animata sull’umidità della polpetta e su come ottimizzarla oltre modo.

Tortelli alla carbonara, spero che la foto possa lasciar trapelare la bontà del piatto. Deliziosi!

Il top della serata: gnocchi con ragù alla vaccinara. In condizioni normali ne farei un bis se non un pranzo monotematico 🙂

Faraona e scarola nell’interpretazione di Dino.

Dulcis in fundus, la prova che a Roma non si vive di sola crostata con le viscole 🙂

Non resta che fare o rifare un salto al Venticinque.

Grazie Dino.