Month: Ottobre 2011

Zuppa e semi di zucca

Ci sono blog che sanno parlare ogni lingua persino che si esprimono in un idioma che non conosci. Oltre che a leggere ti invitano anche a comunicare. Così tempo fa, dopo aver scoperto Bea W Kuchni, corsi su Google Translator, carpii la bellezza della ricette e rimasi affascinata dalla bella e salutare sequenza di foto. Non contenta mi misi a scrivere a Bea e a consigliarla come Amore (non solo) estivi. Dato poi che quando una cosa piace non va abbandonata, ecco che alcuni giorni fa “lessi” sul suo blog della raccolta di ricetta sul tema zucca, o meglio il Festival Dyni 2011. In che lingua parla Bea? Semplice polacco. Il suo Festival Dyni 2011 può però parlare qualsiasi lingua, basta postare una ricetta a base delle amate zucche dal 22 al 31 ottobre. Perché non farlo mi sono detta. E perché non farlo anche tu, dato che il Festival parte domani: è così stimolante superare le barriere e quella linguistica è una delle più agevoli da oltrepassare. Credo che la comunicazione sia talmente complessa …

Taste & Match

Un nome inglese per un evento romano. Domenica 30 ottobre 2011 si terrà il primo Taste & Match presso il locale Mind (zona Ostiense) dalle 19.30 in poi. Ad accogliere chi si presenterà ci saranno 8 foodblogger che offriranno 8 piatti in abbinamento ad 8 vini. Da cui il nome dell’evento: Taste – assagga e Match -abbina ai vini. Lo scopo della serata è farti capire quanto un giusto abbinamento tra cibo e vino possa esaltare al massimo le potenzialità di entrambi. Ed ora via al rullo dei tamburi, ecco la lista degli addetti “ai sapori”: Fernando (Winexplorer) Vita da Precisina (Nadia Taglialatela)  – Ma Che Ti Sei Mangiato (Rossella Di Bidino) come dire, la sottoscritta 🙂 Rossa di Sera (Giulia Nekorkina) Pareti di Zucchero (Giulia Sagnotti) Lievito e Spine (Eva Attanasio) Verde Cardamomo (Claudia Tiberti) Burro E Alici (Giovanna Cozzi) In Cucina con Giulia (Giulia di Costanzo) Se la tua curiosità richiede maggiori dettagli non ti resta che cliccare qui sotto:   Se invece vuoi indicazioni operative: affrettati a prenotare. Ci sono 100 posti disponibili per una cena che sarà in piedi e a …

Immagini da un matrimonio irlandese

A quasi grande richiesta ecco alcune immagini di un matrimonio irlandese, o meglio nord-irlandese. Ci sono capitata non per caso, non essendo propriamente dietro la porta di casa. Un bel volo aereo, seguito da un bel percorso tra Dublino e Belfast ed oltre, ci ha portato lo scorso fine settimana a celebrare le nozze di un’amica. Lei irlandese e lui pure. Lei dal nome inusuale per noi latini, Siobhan (pronuncia Scevon, sai il gaelico), lui semplicemente John. E’ stata un’occasione per reincontrare qualche faccia conosciuta e di avvicinarci agli irlandesi. Gentili, sorridenti, gaudenti. Ci hanno accolto veramente bene. L’albergo del matrimonio (perché esistono pure quelli) era perfetto. Toni pacati come pure i rumori, accoglienza calorosa ma non invasiva. E tante tante risate, pure in chiesa. Il prete ha subito accolto gli amici (molti) provenienti da tutto il mondo, pure dall’Australia. Ha scherzato in un irlandese comprensibile e ha gestito in tempi rapidi e piacevoli la cerimonia.

World Bread Day: ancora pane alle patate viola?

Sì, ancora il pane con le patate viola. Ne avevo già parlato, la sua bontà, morbidezza ci avevano già conquistato qua al calduccio di casa. Ma c’era quella cosa lì, sì quella lì, che non mi andava giù. Non era viola. Io da brava testarda e a tratti precisina, ho voluto provare a rifarlo usando l’acqua di cottura delle patate viola. Io pensavo che patate viole uguale acqua di cottura viola. Embè che cosa ho scoperto? L’acqua di cottura delle patate viola spellate è … verde. Impavida e testarda  ho provato anche a lasciare una patata viola lessa tagliata in due nella sua acqua di cottura. Ma niente, la chimica naturale ha voluto che le patate viola lesse avessero un’acqua di cottura verde. Qui mi sa che ho perso qualche lezione importante di chimica a scuola. Io cosa ho fatto? Ho fatto comunque il pane con l’acqua di cottura. No, no ferma/o non scandalizzarti, il pane non è diventato verde (altra lezione di chimica persa). Il risultato, perché è quello che conta (questo l’ho imparato, …

Blecs are on the table: si vota!

Blecs are on the table. Un’avventura attorno ad un piatto tipico, al limite della soglia di povertà. Ricetta friulana lasciata alla libertà del web per gli adattamenti moderni. Forse la semplicità della ricetta, la particolarità di quell’ingrediente, farina di grano saraceno, avrà lasciato basiti all’inizio. Ma ora dopo mesi di #blecs online, è giunto il momento di tirar le somme. In quanto pazzerella che ha voluto Blecs are on the table posso ritenermi soddisfatta ogni più oltre rosea aspettativa. I partecipanti hanno tutti, senza esclusione, saputo interpretare magnificamente la ricetta. Ognuno ha aggiunto quel suo ingrediente particolare, ogni adattamento ha saputo valorizzare i Blecs ed insieme le tipicità italiane (e non solo). Formadi Frant, Conciato di San Vittore, ciauscolo, erbe dell’orto, funghi shitake, spezie etc. son comparsi nelle ricette. Cosa potevo voler di più? Adesso però si tratta però di decidere a chi mandare i vini messi in palio dal Movimento Turismo del Vino del Friuli Venezia Giulia, le farine del Molino Moras, la La Birra di Meni ed il pacco sorpresa. Ossia è giunto il momento di scegliere …