Friuli, Libri

Un assaggio di storia

Nulla da mangiare, solo da sfogliare. Ma uno sfogliare le pagine insieme dolci ed vorace. E’ dolce perchè quel lungo filo che è e fa la storia ti rapisce, vorace perchè vorresti saperne sempre di più man mano che scopri quanto non sapevi.

Un assaggio di storia è il libro di Gabriele Pressacco che racconta la storia del mangiare friulano. Si parte da millenni di anni fa e ci si avvicina ai giorni nostri. L’incalzare della storia è inframezzato da capitoli dedicati a cibi specifici come il purcit (maiale) e la mitica polenta.

Della polenta si può immaginare di sapere già tutto eppure Gabriele ti illumina su quali legni ne esaltano i sapori dal fuoco (faggio o noce) al tagliere (pioppo), passando per il mestolo (betulla bianca) per mescolarla. Ma l’autore è uno “studiato” che aggiunge romanticismo su romanticismo narrando la polenta, ad esempio, tramite David Maria Turoldo. Nonchè recupera testi, che per  il lettore comune sono misconosciuti.

Ma non è un libro noioso.

Si adatta a molti tipi di letture. La grafica è perfetta, invoglia alla lettura come pure lo stile di scrittura. Contenuti ricercati, affidabili, ma non da libro dell’università 🙂 Le immagine ci sono e sono quelle dei ricchi anche se misconosciuti Musei della Civiltà Contadina, che molto possono raccontare a noi giovani moderni.

Sto facendo pubblicità a tutti di questo libro, perchè?
Vale i suoi 28 €.
E’ moderno pur parlando di storia.
Permette di scoprire il Friuli al di là dei luoghi comuni, ossia di quello che si sa normalmente.
Ti conquista anche mentre sei su un bus in via del Corso e la gente ti si accalca attorno. Almeno è successo a me appena l’ho avuto tra le mani.

Dove lo trovi?
La bella domanda che a volte rende dura la vita dei giovani scrittori.
Nelle librerie del Friuli, su Libreria Transalpina online o chiede a quella blogger che lo pubblicizza in ogni dove. Si sarà da tramite volentieri  🙂

E l’autore, Gabriele Pressacco, dove lo incontro?
Se è in patria, non si tira indietro nel presentare il libro e a volte lo fa sfruttando le sue competenze e abilità culinarie. Attenzione solo che ora si sposta tra Friuli e Colombia…dove fa corsi di cucina friulana. I precari non si fermano davanti a niente !

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