Birra

Birra home made: risultato

Curiosi? A metà aprile io e la Cavia ci siamo messi a fare la birra in casa, con molto timore, un’attrezzatura base, un kit semplice semplice, alcuni maestri alle nostre spalle mediatiatiche e alcuni curiosi davanti allo schermo.

Dopo aver riassunto gli ingredienti con cui si fa una birra, dopo aver preparato il mosto, aspettato.

Dopo aver imbottigliato e aspettato altre due settimane, siamo arrivata alla prova del 9, al momento della prima stappatura. Tanto attesa, tanto voluta e tanto temuta.

Pronti…apriamo!

Esame visivo: “Sembra una vera birra”

Glu glu glu giù nel bicchiere…

Esame olfattivo: “Sa di birra!”

“Fa la schiuma. Ihuuuu, la birra è stata tappata bene. Nessuna fuga di gas”

“Direi proprio di no, mi sembra bella frizzante”

“Speriamo che lo siano anche le altre”

“Dai, assaggiamo questa, intanto”

“Chi va per primo?”

“Direi il mastro birraio”

Sorriso da mastro birraio al bicchiere, il boccale si avvicina alla bocca…”Vado”

…..suspance, “Allora?”

“Buona! Ihuuu, sa pure di birra”

….”Hai ragione. Sa di lager” Anche se come Emanuele ha notato con un tweet non è proprio una vera lager, dato che il processo produttivo di una lager doc è diverso.

Il gusto è amaro, ma non da far schifo. E’ molto più saporita di una classica lager da poco prezzo che si trova al supermercato. Non è una Theresianer o una Peroni Premium, ma delle lager che mi ritrovavo a tavola da piccole, prese per risparmiare, beh questa è nettamente migliore. Un retrogusto di miele, perchè la Cavia alla fine l’ha messo, si sentiva: incredibile!

Non mi aspetto che tutte le bottiglie ci daranno cotanta soddisfazione. E’ la prima volta, la prima cotta come si dice in gergo, quindi c’è molto da imparare, ma è un po’ come il pane fatto in casa, anche se è stato come fare la pizza pronta in scatola. Abbiamo assemblato gli elementi, nulla di che, ma molto per imparare che il cibo e la birra, in questo caso, si fa e non si compra e basta.

“Veramente buono”. L’entusiasmo è aumentato sorso dopo sorso. “La schiuma è consistente”

“Dai, ne verso ancora”

“Uhm, buona è ancora buona, ma la frizzantezza è minore ora”

Infine, ci siamo versati anche il fondo. Più opaco, come da aspettative razionali, ma la Cavia ha bevuto pure quello.

E ora, le altre bottiglie verranno assaggiate da soli e con amici. Chi si fa avanti? 🙂

La Paolina al miele vi aspetta!