Cara Cavia,
ti scrivo, ancora da Ottawa. I giorni si susseguono tra lavoro e città.
Tendo ad essere un po’ pigra, lo ammetto. Ma da domani la mia vita sociale fuori dall’ufficio si attiva: andrò al cinema con un gruppo di persone di Ottawa. Mentre a Pasqua, a conferma della grande ospitalità dei locali, sarò a pranzo di una famiglia italo-canadese. Per ora ho conosciuto oltre che per telefono anche di persona la “mamma” della famiglia: una giovanile 60enne che allieta i giorni della pensione andando alla scuola superiore.
Qui in Canada è festa il Good Friday, ossia il Venerdì Santo, mentre a Pasquetta ahimè si lavora.
Ricomincio a scrivere di cibo proprio partendo dal Good Friday. Una bella giornata di sole, senza neve (c’è stata mercoledì). La ricetta, avviso, è semplicissima ma mi dispiaceva abbandonare il mondo delle ricette.
L’alimentazione qui per ora è molto più sana ed equilibrata di quella che ho in Italia. In generale faccio uno stile di vita sanissimo. Cammino un sacco: vado al lavoro a piedi (circa 30 minuti per arrivare) e vado in centro, pardon downtown, a pieni (pochissimi minuti). Per ora i mezzi pubblici di Ottawa non mi hanno visto se non allo sportello per acquistare alcuni biglietti di scorta.
L’alimentazione, come accennavo, è sanissima. Niente di complicato e tante verdure. Incredibile. Spesso però i pomodori vengono dal Messico e i kumquats dagli Stati Uniti (Florida), ma mi sto informato su una dieta più a kilometro zero o come dicono qui 100miles diet.
Allora ecco la ricetta del pranzo del Good Friday:
SALMONE DEL PACIFICO CON ZUCCHINE
1 trancio di salmone dell’Atlantico da circa 140 gr
1 zucchina
porro
1 fettina di brie
Tagliare a listarelle il porro. Saltarlo in padella con poco olio (se come me lo dovete evitare). Aggiungere la zucchjna tagliata a dadini e cuocere a fuoco basso o medio per un po’ di minuti. Scaldare nella stessa padella il salmone e cuocerlo 3-5 minuti per parte. Verso la fine appoggiare la fetta di brie sopra il salmone per farla ammorbidire.
Servire e mangiare.
E’ stato un’ottimo pranzo solitario, che ha preceduto un giro interessante per Ottawa di cui saprete di più nei prossimi post.