A volte mi capita di essere pigra soprattutto se mi tocca mangiare da sola. E’ veramente triste essere senza Cavia accanto. Oh,ma quanto è utile una Cavia (sperando che legga questo post…ovviamente son tutte parole sincere, che vengono direttamente dal cuore).
Allora si diceva, ero a pranzo da sola, la Cavia era dalla mamma…quella lontana parente che abita dall’altra parte della porta di casa sua. Quando si dice andare a vivere da soli ! Altro che noi femminucce che ci allontaniamo da casa per pochi chilometri, nel mio caso si tratta solo di Roma-Udine, anzi Roma-Coseano ridente villaggio nel nord est famoso come “Cosean dal no”, dato che votò nel 1866 “no” al referendum per l’annessione all’Italia.
Ma i risotti non si fanno con la storia…
Allora, ero sola e abbandonata, mi son presa delle patate e del riso e voilà un risotto banale alle patate. Buono, anche se la dolcezza del tutto credo venisse proprio dal vino usato per mantecare il riso: il mio vino preferito per i risotto fruttati ossia un Moscato. La patata non è letteralmente un frutto, ma il vino ci stava bene.
RISOTTO BANALE CON LE PATATE
Ingredienti per una persona, piccola, dolce e abbandonata dalla Cavia
100 gr di riso
1 patata grande
Brodo vegetale
Vino bianco (Moscato)
Scalogno
Tagliare a rondelle lo scalogno e a dadini la patata spellata. Scaldare poco olio in padella e rosolare lo scalogno con le patate. Dopo 5 min di cottura delle patate (aggiungete un po’ di brodo per evitare che lo scalogno si colori), unire il riso. Rosolarlo con un po’ di vino. Infine, aggiungere il brodo e cuocere come un normale risotto.